Il Delta del Danubio – un paradiso terrestre
Guardato dalle colline della città Tulcea, il Delta del Danubio sembra una vasta distesa di verde attraversata di nastri argentati. Abitat naturale per più di 1200 specie di piante, con la più ricca fauna ornitologica (più di 300 specie tra cui tante specie di pellicani) e ittica (più di 100 specie tra cui ricordiamo l’aringa del Danubio e gli storioni) Il Delta del Danubio è la più grande riserva della biosfera dell’Europa, con una superficie di 2.681 kmq. Dal punto di vista geologico il Delta del Danubio è una pianura ancora in formazione
con un’altitudine media di 50mt.I tre grandi bracci attraverso cui il Danubio sfocia nel Mar Nero sono Chilia, Sulina (navigabile) e Sfantu Gheorghe. A questi si aggiungono i cosiddetti bracci secondari con profondità non superiore ai 4 m e una serie di laghi. La terra ferma è coperta di boschi di pioppi, querce, salici, meli e peri servatici ma anche vite selvatica e liane (Letea, ad esempio, grazie alle sue liane ha l’aspetto di una foresta tropicale), mentre gli isolotti galleggianti sono costituiti da un intreccio di rizomi, radici di piante acquatiche e terra. La flora acquatica è dominata dalla ninfea bianca, ninfea gialla e vari tipi di canne che formano l’abitat ideale per le varie specie di uccelli autoctoni o di passaggio: pellicani, cormorani, anatre e oche selvatiche, aironi ecc. Tra i mammiferi che popolano i bosco ricordiamo il cinghiale, il lupo, il gatto selvatico, l’ermellino, la lontra, la martora mentre nelle acque hanno trovato casa gli storioni, la carpa, il pesce gatto, il luccio, la murena e tante altre specie di pesci che fanno del Delta del Danubio un paradiso per i pescatori. Nel 1990, il Delta del Danubio è stato dichiarato riserva naturale della biosfera.
Per raggiungere Ultima Frontiera si percorrono 4 ore in pulmino da Bucarest a Tulcea che è una cittadina sul Danubio dove ci si può imbarcare,
per poi percorrere 80km con una barca veloce (300cv) ed arrivare a Periprava dove si sbarca su un piccolo molo di legno.
Ultima Frontiera è una grande tenuta che si trova a pochi passi da Periprava microscopico borgo nel cuore del delta, questa riserva è gestita da Skua che si preoccupa del mantenimento della struttura, dei capanni e dell'accoglienza dei fotografi che possono essere al massimo 12 a settimana.
La struttura è composta dalle camere per gli ospiti e di un ambiente dove mangiare, la cucina è strettamente casalinga e si usano prodotti del posto, si sforzano di imitare la cucina italiana con ingredienti locali.
Io mi sono trovato benissimo sia per quanto riguarda la camera che per il vitto, la manager della location Laura Tzlaru è sempre gentile e disponibile, le guide capeggiate da Francesco Rovedo sono eccezionali.
Ogni stanza dispone di un'auto elettrica sempre a disposizione, quindi puoi scegliere se andare in compagnia in un capanno o per conto tuo utilizzando l'auto.
I capanni sono tantissimi ed ogni sera si fa il programma per il giorno successivo,
tenendo conto del numero di persone per capanno, dell'orientamento del capanno per via della luce, e della turnazione per accontentare le esigenze di tutti gli ospiti.
Uno dei capanni più gettonati è quello delle aquile e sciacalli, può ospitare fino a 6 postazioni
ed è dotato persino di una bagnetto chimico.
I vetri a specchio non permettono agli animali di vedere dentro al capanno pertanto, se si sta in silenzio, gli animali vengono molto vicini fino a beccare sul vetro. In questo capanno si deve entrare la mattina presto quando non ci sono gli animali e bisogna restarci almeno 5 o 6 ore senza uscire in quanto sciacalli e aquile al primo rumore spariscono e la giornata fotografica è persa, quindi ci vuole tanta tanta pazienza, si ti prende sonno puoi anche dormire perchè le poltrone sono molto comode (io ho amici , in particolare uno che apprezzerà molto questa caratteristica, l'unico problema è che russerà troppo forte da mandare via le aquile).]
Un altro capanno molto grande e comodo è quello delle ghiandaie marine,
si tratta di un capanno rialzato pertanto riesci a fotografare gli uccelli da molto vicino ed alla stessa loro altezza.
Molto affascinante è il tour in barca nella laguna raggiungibile attraverso stretti canali d'acqua immersi nella vegetazione dove solo un esperto e un grande conoscitore di quel labirinto di canali ti può condurre nel posto giusto, è facilissimo perdersi nel nulla.
Dopo circa 40 minuti di navigazione raggiungiamo la laguna e qui sono rimasto a bocca aperta per la bellezza della natura, distese immense di ninfee bianche, gialle una quantità di uccelli indescrivibile, sterne, mignattini, gabbiani, pellicani, anatidi, e una importante presenza dell'aquila di mare.
Io l'ho vista e fotografata ben quattro volte. Scattare foto in barca non è facilissimo perchè si muove tutto e si muovono anche i passeggeri della barca quindi manovrare un 500mm non è certo agevole e ci si stanca.
Un'altro fiore all'occhiello di questa esperienza è il tour nella steppa alla ricerca delle pernici di mare che puoi trovare solo da metà giugno. Questo giro si fa con le Jeep, non esistono strade e anche in questo caso ti devi affidare ad una brava guida altrimenti ti perdi perchè non ci sono punti di riferimento se non il sole. Per raggiungere questo posto impossibile si passa anche attraverso dei piccolissimi borghi costituiti da poche case i cui abitanti sembrano di un'altra epoca. Fa veramente impressione per noi che siamo abituati a vivere nelle città vedere come delle persone possano vivere in questo completo isolamento , io penso che alcune di queste persone siano nate e morte li senza mai vedere altro.
La steppa è in continua evoluzione perchè viene modificata dell'ingente quantità di materiale portato verso il mare dal Danubio, è tutto piatto non c'è un albero e l'unico rumore fuori luogo è provocato dal motore della Jeep. Abbiamo incontrato diverse specie di uccelli dal falco cuculo, alle cicogne, alle avocette e per finire alle magnifiche pernici di mare. Siamo rientrati all'Ultima Frontiera a tarda sera dopo aver assistito ad un magnifico tramonto nella foresta di Letea.
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