Era Natale 2015 quando io ed il mio amico Alberto abbiamo cominciato a pensare ad un viaggio fotografico in Scozia, più passavano i giorni e più la convinzione aumentava fino a che verso la fine di gennaio 2016 prendemmo la nostra decisione. Stabilito periodo e la durata del viaggio prenotammo il volo. Il viaggio è stato pensato e organizzato anche per le nostre dolci consorti, infatti abbiamo previsto anche varie visite turistiche e l'immancabile shopping.
Da quel momento è iniziata una grande ricerca su internet per trovare le accomodation nelle località dove avevamo deciso di fermarci.
Intanto le voci sul nostro viaggio si diffondevano e altri tre amici fotografi si sono uniti al quartetto iniziale.
Il viaggio prevedeva 5 tappe : 5gg all'isola di Mull, regno dell'aquila di mare, dei cervi e di tanta altra fauna, 2gg a Duncasby Head nell'estremo nord della Scozia dove si possono immortale paesaggi mozzafiato (nebbia permettendo) ed dove è possibile vedere anche le Pucinella di mare, 2gg a Ullapool, caratteristico paesino nordico sulla costa Nord occidentale, 2gg a Aviemore un sito turistico ubicato nella regione del Cairngorms National Park nelle Highlands scozzesi, regno indiscusso del falco pescatore, 3gg a Edimburgo.
Purtroppo le foto ancora non sono pronte,(estate molto impegnativa) appena saranno disponibili le pubblicherò, mentre in questa sezione descriverò e caricherò le foto dei luoghi visitati e dei fotografi in azione.
Al momento posso pubblicare solo le foto scattate all'aeroporto e sull'aereo.

Per fotografare i gruccioni da vicino, bisogna per prima cosa trovare la colonia di gruccioni e poi piazzare un capanno mimetico. Quest'anno ho deciso di realizzare questo benedetto capanno, ho acquistato dei tubi di pvc per creare la struttura, un telo mimetico, e dei tubi metallici tagliati a 45 gradi da piantare nel terreno ( foto N.1).
Naturalmente ho realizzato dei posatoi che ho piazzato a pochi metri dal capanno. Devo dire che è stato un successo, quando i gruccioni hanno deciso di posarsi sono riuscito a scattare delle belle foto. La foto del gruccione con la farfalla nel becco l'ho scattata con due macchine fotografiche contemporaneamente, la prima (n.6) da dentro il capanno con la Nikon D7200 e obiettivo nikon 200-500mm, le successive due foto (n. 7 e 8) le ho realizzate con una Nikon D750 comandata a distanza (telecomando Pottix)e obiettivo Nikon 24-70mm nascosta a pochi centimetri dal posatoio e orientata verso il capanno mimetico piazzato sotto il pino a cinque sei metri di distanza dal posatoio.
Nella foto n. 5 si vede il posatoio con un gruccione posato e l'altro in volo.
Maggio e Giugno è il periodo della riproduzione ed è il momento giusto per i loro rituali amorosi, il maschio cattura le api e le offre in dono alla femmina (foto N. 9) se la femmina gradisce il dono ed è pronta accetta di accoppiarsi (foto n. 10). A luglio nascono i piccoli che vivono nei lunghi cunicoli scavati nel terreno sabbioso. Verso Agosto i gruccioni abbandonano l'Italia per tornare in Africa.

Racconigi si trova in Piemonte vicino Torino, è un grazioso paese dove le cicogne la fanno da padrone, su ogni tetto c'è un nido di cicogna, ma la cosa ancora più interessante è il centro Lipu dove oltre alle cicogne sia stanziali che di passo ci sono tante altre specie acquatiche. Il centro è stato realizzato a dimensione di noi fotografi amanti della natura, hanno realizzato dei capanni bellissimi che si affacciano sugli stagni dove a secondo della stagione possiamo fotografare molti tipi di uccelli, dalle gru ai cavalieri d'Italia che nidificano a pochi metri dai capanni, si possono fotografare una gran quantità di anatre, oche, cicogne etc...
Si paga 5 euro per tutta la giornata, si può mangiare, parlare con persone esperte insomma è un posto da non perdere.

Negli ultimi giorni di Aprile mi sono imbattuto per la prima volta quest'anno in una colonia di gruccioni, ho scattato qualche foto al volo.
Per ottenere degli scatti di qualità mi devo organizzare, realizzare dei posatoi ed un appostamento che mi permetta di fotografarli da vicino nei loro atteggiamenti caratteristici, di caccia agli insetti, di corteggiamento e accoppiamento.

Avvicinare gli animali selvatici è molto difficile allora assieme al mio amico Alberto abbiamo improvvisato un capanno. La cosa non è stata semplice perché i luoghi sono sempre difficili da raggiungere a causa dell'acqua spesso alta fino alle ginocchia. Bisogna dire che la perseveranza ha dato i suoi frutti e siamo riusciti a fotografare diverse specie da vicino.

In autunno in montagna fa freddo e bisogna coprirsi bene, in particolare bisogna preoccuparsi di tenere calde le estremità, come le dita delle mani ed i piedi, specialmente quando si pensa di entrare in acqua. Da quando sono andato in Islanda mi sono attrezzato con un paio di stivali (cosciali) di neoprene che hanno il doppio vantaggio di essere caldi e impermeabili ed inoltre sono leggeri da indossare.

La bella compagnia ha reso il viaggio molto divertente, ogni momento era buono per scherzare ed ovviamente tutto veniva fotografato o ripreso.
C'è anche chi ha osato sfidare il freddo polare facendo una una corsa sulla neve in mutande ed a piedi nudi, c'è chi, a causa del forte vento, ha perso cavalletto e macchina fotografica dentro il geyser.

Finalmente è arrivato il giorno della partenza, l'appuntamento è all'aeroporto di Fiumicino sotto l'uomo vitruviano di Leonardo.

Alla fine di Aprile in Islanda c'è ancora tanto ghiaccio e si prevedono diversi gradi sotto zero. Io penso all'abbigliamento in particolare alle maglie termiche, calzamaglie, capello con copri orecchie, guanti impermeabili (possibilmente) con possibilità di scoprire le dita per poter utilizzare le mie due nikon D750 per paesaggio e D7100 per la fauna. Altro capo d'abbigliamento fondamentale sono i cosciali di neoprene che mi consentiranno di entrare nell'acqua gelida del mar del nord e della baia glaciale di Jokulsarlon.
Ma ancora mi manca un oggetto fondamentale per fotografare la fauna, allora mi reco a Viterbo da Mecarini ed acquisto un Tamron 150-600mm.
In aprile in Islanda c'è ancora la probabilità d'imbattersi nella fantasmagorica aurora boreale e per l'occasione acquisto anche un samyang 14mm 2.8
Riepilogando porterò con me: le due macchine fotografiche, il Tamron 150-600mm. il samyung 14mm, il nikon 16-35mm indispensabile per le foto di paesaggio il Flash Nikon SB-800. Non può mancare tutta la serie di filtri Lee e l'indispensabile Manfrotto 190.
Mi preoccupo di procurarmi anche schede di memoria sufficienti per tutto il viaggio, ho stimato che mi potrebbero servire schede per circa 6.000 scatti, ma oltre alle schede decido di non rischiare e metto in valigia anche il portatile ed un disco esterno per copiare ogni giorno tutte le foto scattate, non intendo assolutamente rischiare di perdere le foto di un viaggio che potrebbe essere irripetibile.
Ovviamente bisognerà fare i conti con le valigie e le limitazioni di peso che per il trolley è di kg.10
Per queste limitazioni sarò costretto a lasciare a casa il Nikon 70-200mm
Tutto è pronto ed i pesi sono al limite.

L'associazione Factory10 che io frequento abitualmente decide di organizzare un viaggio fotografico in Islanda, io non ho dubbi ed aderisco subito all'iniziativa, dopo qualche giorno il gruppo si consolida e siamo in nove. Si decide di visitare la parte Sud dell'isola da Reykyavik ad Hofn. Il periodo sarà dal 25 aprile al 4 maggio